Gruppi di lavoro di SEL Belgio

Annunciazione, annunciazione! 🙂

Il 14 maggio si è tenuta la nostra assemblea pubblica. Per chi non c’era, vi informiamo che si è deciso di concentrare il lavoro del circolo dei prossimi mesi su tre assi, a cui corrispondono la creazione di tre gruppi di lavoro:

A. Acqua, beni comuni, decrescita

B. Immigrazione

C. Europa

I primi due gruppi hanno la finalità di elaborare iniziative: dibattiti, visite o quant’altro. Il terzo gruppo ha più la finalità di elaborare posizioni sull’europa in vista del congresso specialmente.

VOLETE PARTECIPARE? Scriveteci subito a selbelgio@gmail.com, i gruppi sono aperti a tutti i nostri iscritti, simpatizzanti ed elettori. VI ASPETTIAMO 🙂

Messa in sicurezza del territorio, non solo solidarietà dopo i disastri

Il riassetto idrogeologico del territorio, l’opera pubblica più urgente per l’Italia.

Sono 40 miliardi di euro le risorse necessarie al riassetto idrogeologico. Per indennizzi a posteriori si sono spesi 52 miliardi in cinquant’anni: se sommiamo i terremoti, la cifra arriva a 213 miliardi. Le nostre proposte: l’adozione di un piano decennale ordinario che stanzi 4 miliardi l’anno e che rimetta in moto l’occupazione; la richiesta ai Comuni di redigere entro 6 mesi piani attuativi minimi per la rinaturalizzazione di tutti i corsi d’acqua; una legge che impedisca nuove costruzioni nelle aree di pertinenza fluviale e blocchi il consumo di ulteriore suolo agricolo; l’istituzione di un Servizio Civile Giovanile Regionale; una franchigia fiscale e l’assegnazione di terre pubbliche ai giovani agricoltori che si reinsediano nelle aree svantaggiate; l’istituzione del “geologo condotto” nei Comuni; incentivi fiscali alle attività agricole nelle aree a rischio idrogeologico. La messa in sicurezza del territorio: la più grande opera pubblica di cui ha bisogno l’Italia.

Questo testo contiene la posizione che SEL, con la sua campagna nazionale, aveva espresso in tempi non sospetti. La tutela del territorio richiede una azione preventiva, ancora più importante della solidarietà dopo i disastri (pur fondamentale). Quante vite e risorse materiali si sarebbero potute risparmiare con una adeguata azione di tutela del territorio?

SEL é in prima linea per questa battaglia. Qui troverete il Documento della campagna nazionale in difesa del suolo e del territorio . Questo, come molti altri documenti sono stati elaborati dal Forum BETA  “Beni comuni, Energia, Territorio, Agricoltura” di SEL nazionale. Potete trovare altre informazioni sul sito apposito http://www.forumselbeta.it/. Contatto selbeta@forumsel.it

Anche dal Belgio sostieniamo la solidarietà alle  popolazioni colpite dal recente terremoto. Se volete fare una donazione dall’estero, di seguito potete trovare gli estremi del conto. I soldi raccolti da SEL convergono nel fondo dedicato della Regione Emilia-Romagna, per evitare dispersioni.

  Inoltre al link Le iniziative di SEL Emilia-Romagna troverete ifnormazioni su attività di supporto agli sfollati.

Infine da Bruxelles potete esprimere la vostra solidarietà anche comprando segnaliamo del Parmigiano Reggiano dalle zone terremotate, per sostenere i produttori che hanno subito gravi danni per gli effetti del sisma. I 14 euro per 1 Kg comprendono 1 euro che andrà a un fondo di solidarietà. Gli ordini vanno effettuati prima del 25 Giugno e il formaggio sarà portato a Bruxelles i primi giorni di Luglio. Le informazioni e il modulo per l’ordine sono al seguente link: http://bruxellesconference.regione.emilia-romagna.it/ messo a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna

Di seguito includiamo i link ad una serie di articoli di approfondimento sul tema. 

Raccolta fondi emergenza terremoto in Emilia-Romagna

PER VERSAMENTI DALL’ESTERO BIC BAECIT2B

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TERREMOTO: SEL APRE C/C E ADERISCE A ‘UN TETTO PER CITTADINI’ =
(AGI) – Roma, 30 mag. – Tra le iniziative di solidarieta’ organizzate dal partito di Modena e dell’Emilia Romagna, Sinistra Ecologia e Liberta’ segnala l’adesione e la partecipazione all’iniziativa di Cittadinanza Attiva ‘Un tetto per i cittadini della Bassa’ per raccogliere i riferimenti di persone o famiglie che possano mettere a disposizione degli sfollati della Bassa Modenese, appartamenti liberi di loro proprieta’ oppure stanze o posti letto inoccupati delle proprie abitazioni di residenza.
Si puo’ scrivere anche – prosegue una nota Sel – all’indirizzo email terremotosfollatibassa@gmail.com inviando i seguenti dati: nome e cognome, citta’ dove e’ presente l’appartamento o il posto letto che si mette a disposizione, la durata della disponibilita’, la possibilita’ di utilizzo cucina o consumare pasti, infine un numero di cellulare o di telefono fisso. (AGI) Red/Bal (Segue) 301734 MAG 12

No alla parata del 2 Giugno

Un errore

mercoledì 30 maggio 2012   |   Nichi Vendola   |  

Sono stato educato al rispetto delle Istituzioni, ma devo dire che questa volta non riesco proprio a condividere la scelta di confermare la parata militare del 2 giugno, di confermare cioé una manifestazione che stride terribilmente con il sentimento di dolore e di lutto che avvolge il Paese intero.Credo che si tratti di un errore. Mi permetto di dire con grande umiltà e sottovoce la mia opinione, che sarebbe stato un bel gesto dare questo segno di sobrietà. L’Italia ha il cuore spezzato, siamo di fronte ad un terremoto che non finisce mai, che continua a terrorizzare e a distruggere. E’ bene che oggi tutti quanti si stringano attorno alle popolazioni e ai territori colpiti dal sisma.

Nichi Vendola

Dal sito nazionale di SEL http://www.sinistraecologialiberta.it/articoli/un-errore/

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Vicini ai cittadini colpiti dal sisma

martedì 29 maggio 2012   |   Redazione   |

 

Continua a tremare la terra in Emilia Romagna. Una scossa di magnitudo 5.8 stamattina ha colpito la provincia modenese, ma tutto il Nord è stato interessato dal sisma. Ancora imprecisato il numero delle vittime che la regione rossa continua a piangere. Il paese più colpito è Cavezzo, quasi completamente distrutto, ma la situazione non migliora a Finale Emilia, Mirandola, Bologna, Ravenna e Cento. Città dove sotto le macerie si trovano ancora corpi. La redazione di Sinistra Ecologia Libertà esprime la propria vicinanza ai familiari delle vittime del terremoto e ai cittadini che stanno vivendo gravi momenti di difficoltà.

E’ necessaria una seria riflessione su quanto accade e la necessità di interventi urgenti in sostegno degli sfollati e delle aziende andate distrutte. Diventa indispensabile, dunque, l’emanazione di un Decreto da parte del Governo che ne definisca i piani di ricostruzione e faccia ripartire le imprese. Oltre alla sospensione delle imposte e dei tributi locali è importante chiedere il riconoscimento di finanziamenti a lungo termine e un fondo che permetta la ricostruzione dei beni danneggiati. Servono misure urgenti anche per le abitazioni. E’ auspicabile che sia definito un pacchetto a tasso agevolato che permetta la ricostruzione e si avvicini alle richieste di indennizzo a fondo perduto. Di estrema urgenza, come chiediamo da tempo e come prioritario del nostro programma, anche un piano di manutenzione del territorio per garantire una maggiore sicurezza e evitare disastri come quello di oggi.

L’ Italia è attraversata da lutti, disperazione, paure. Ora fare la parata militare del 2 giugno, come ribadito anche dal nostro Presidente Vendola, sarebbe assolutamente inopportuno di fronte al dramma che ha colpito il Paese in questi giorni. Ci sono ben altri modi per celebrare la Repubblica e la Costituzione.

 

Dal sito nazionale di SEL

http://www.sinistraecologialiberta.it/vetrina/vicini-ai-cittadini-colpiti-dal-sisma/

Mentre la terra trema

Ma quale Piano Casa vorrebbe mai fare questo Governo di tecnici? Di cosa parlano! Mentre la terra trema ancora e i morti operai sotto i capannoni aumentano, non si rendono conto che serve un piano ordinario di messa in sicurezza delle case, delle scuole, delle fabbriche e degli ospedali nelle zone sismiche investendo in manutenzione, riparazione e rafforzamento? Non servono case nuove, ne abbiamo oltre due milioni non abitate. Serve la cura del territorio e la messa in sicurezza del patrimonio esistente. Basta nuovo cemento dappertutto.

Fulvia Bandoli

Membro della Presidenza nazionale di SEL

 

Terremoti

Segnaliamo questa breve nota sul tema delle alluvioni e dei terremoti e l’importanza della prevenzione e della tutela del territorio, scritta da Fulvia Bandoli, della Presidenza nazionale di SEL.

Alternativa

La nostra vita si snoda da sempre tra alluvioni e terremoti. Ogni volta si alzano grida, gli esperti danno ricette, poi tra qualche settimana molti dimenticheranno,i piani regolatori torneranno espansivi, pioveranno le varianti e si ricomincerà con il cemento. Torneremo a costruire nelle aree di pertinenza fluviale, toglieremo risorse alla messa in sicurezza antisismica e ridurremo (come ha fatto il governo Monti) gli aiuti alle popolazioni colpite da calamità. Solo una cura sostanziale del territorio e del patrimonio edilizio può difendere la sicurezza e la vita delle persone. Ma la cura presuppone un’altra idea del governo del territorio, il contrario dell’incuria liberista. Questo è un punto cruciale del nostro programma di alternativa.

Fulvia Bandoli

Acqua, serve un’autorità internazionale

Acqua, serve un’autorità internazionale

lunedì 19 marzo 2012   |  Valerio Calzolaio

Con la presentazione del quarto rapporto mondiale delle Nazioni Unite sull’acqua (avvenuta il 12 marzo) e del World Water Day (il 22 marzo) Unicef e Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) hanno appena annunciato che uno degli Obiettivi del Millennio è stato raggiunto, con un poco di anticipo: dimezzare entro il 2015 il numero di persone senza accesso all’acqua potabile. Il rapporto “Progress on Drinking Water and Sanitation” afferma che già alla fine del 2010 l’89% della popolazione mondiale, circa 6,1 miliardi di persone, hanno avuto accesso a fonti migliorate di acqua potabile. Uno degli Obiettivi del Millennio approvati dall’ONU nel 2000 fissava il dimezzamento alla percentuale dell’88% della popolazione. Un secondo (non raggiunto) Obiettivo era correlato al parallelo dimezzamento delle persone senza adeguato accesso ai servizi igienico-sanitari. Bisognava arrivare al 75% entro il 2015, siamo al 63%, la proiezione è che si arrivi massimo al 67%. Dire uno si e uno no, oppure bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto non dà conto del problema.